Collezione M - Eventi

Due opere archeologiche di Collezione M in mostra nello Spazio Espositivo Tritone 

 

La Fondazione Sorgente Group presenta al pubblico due teste della Collezione Mainetti, una di marmo pario del IV secolo a.C. e l’altra di marmo lunense del I secolo a.C. nello Spazio Espositivo Tritone dove rimarranno esposte per tutto il 2013.  

Fanno parte della Mostra “Athena Nike: la vittoria della dea. Marmi greci del V e del IV secolo a.C. della Fondazione Sorgente Group” insieme alla statua di Athena Nike e altre opere archeologiche greche della Fondazione Roma, 2013.

 

Saranno esposte per tutto il 2013 nello Spazio Espositivo Tritone di Fondazione Sorgente Group due opere della Collezione M, “Testa femminile velata” e “Testa di divinità femminile”, all’interno della mostra “Athena Nike: la vittoria della dea. Marmi greci del V e del IV secolo a.C. della Fondazione Sorgente Group”. La Fondazione, infatti, poiché ha ricevuto l’incarico di curare e valorizzare le opere della Collezione M., ha deciso di esporre queste due opere a completamento della mostra, affinché potessero essere conosciute e ammirate. Inaugurata il 6 febbraio, la mostra ruota sul progetto multimediale di Paco Lanciano voluto da Paola Mainetti, Vicepresidente di Fondazione Sorgente Group affinché la statua di Athena Nike venisse ricostruita con suggestive proiezioni tridimensionali sulla base dello studio del Prof. Eugenio La Rocca. La Testina femminile velata (foto a sinistra) è in marmo pario, databile nell’ultimo trentennio del IV secolo a.C., dalla superficie ben conservata, appartenente alla Collezione M. La testa, di dimensioni inferiori al vero, si imposta su un collo lungo ed esile, fratturato alla base, e ritrae una giovane donna dai lineamenti armoniosi e dall’espressione distaccata e sognante. Non è possibile accertare l’identità del soggetto rappresentato: la preziosità degli inserti in metallo e la presenza di un diadema rendono possibile avvicinarla ad una statua di destinazione votiva che rappresenterebbe una divinità giovanile, come Kore-Persefone o ancor meglio Afrodite. La Testa di Divinità femminile (foto a destra) è in marmo lunense, databile intorno alla fine del I secolo a.C., è tagliata sul retro, alla base della nuca, e sul lato sinistro lungo la linea di attacco del collo e sotto il mento. Appartenente alla Collezione M, ha un formato pari al vero e raffigura una giovane donna calata in un’atmosfera di serena compostezza. Il volto, ancorché corrotto da importanti fratture, si connota per la notevole qualità formale e la pregevole valenza estetica, proprietà che nell’insieme rendono l’opera ampiamente godibile. Raffigurava verosimilmente una giovane dea, come ad esempio Artemide, e reca una marcata impronta classicistica – ravvisabile nella simmetrica disposizione dei tratti somatici, nell’elegante taglio arrotondato degli occhi, nelle labbra serrate e sembrerebbe, seppur in via preliminare, inquadrabile alla seconda metà del I secolo a.C. Il viaggio nell’antichità continua poi nello Spazio Espositivo Tritone, con tre lekithoi in marmo pentelico databili nel primo trentennio del IV secolo a.C., tutte appartenenti alla collezione archeologica di Fondazione Sorgente Group. E’ stato pubblicato un catalogo descrittivo delle opere esposte, con la partecipazione di numerosi studiosi del mondo accademico (Eugenio La Rocca, Elena Ghisellini, Massimiliano Papini, Matthias Bruno, Alessandra Avagliano) edito da De Luca editore.

 

L’apertura al pubblico è prevista nei giorni martedì e giovedì, alle ore 10.30, 12.30, 15.30, 17.30 su appuntamento (contatti: +39 06.90219051, segreteria@fondazionesorgentegroup.com).