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34 x 25 cm
Tecnica mista su carta


Scheda opera

Signa, Fiera della Beata. Anni 30


Il dipinto

Artista poliedrico, Uberto Bonetti rimase fortemente legato alla sua Viareggio e alla Toscana in particolare. Cominciò a dedicarsi, fin da giovanissimo, alle decorazioni del celebre Carnevale della sua città: un evento che raggruppava nel litorale versiliese celebrità e l’intellighenzia nazionale.  Proprio in queste occasioni Bonetti ebbe modo di incontrare diversi esponenti di spicco della cultura italiana come ad esempio Luigi Pirandello, ma fu soprattutto l’incontro con Filippo Tommaso Marinetti a segnarlo profondamente. Nel 1928, non ancora ventenne Bonetti sperimenta l’esperienza che gli cambierà la vita: prova l’ebrezza del primo volo, decollando dall’idroporto di Torre del Lago, a bordo di un S16.  Il suo bagaglio artistico unito all’esperienza aviatoria lo avvicinano alle ricerche avanguardistiche del Futurismo, a cui aderisce alla seconda ondata, quella dell’Aerofuturismo..Bonetti ne sarà coinvolto a tal punto, da impostare quasi tutta la sua produzione pittorica proprio sulle riprese aeree. Siamo nel fulcro del Ventennio Fascista, al quale Bonetti aderirà con entusiasmo. Sollecitato anche dal regime, egli riuscì a sfruttare questa  passione per le riprese aeree per elaborare e realizzare quella che diverrà la sua opera omnia: il ciclo delle “Aeroviste d’Italia”, ovvero una ricca serie di vedute aeree su carta aventi per soggetto molte città e paesi italiani ripresi dall’alto e divisi per regione, al fine di documentare in salsa futurista il Bel Paese e di conseguenza celebrare il regime che vi regnava. Questa ripresa aerea del piccolo borgo di Signa, poco fuori Firenze, rientra all’interno di questo progetto. Nello specifico Bonetti intendeva ritrarre uno dei momenti più importanti per quella piccola comunità toscana: la Festa della Beata Giovanna, ovvero la più importante festa cittadina. Un evento che si teneva ogni anno nel giorno del Lunedì dell’Angelo, in cui si coniugava fede religiosa e rievocazione storica, incentrati sulla narrazione della vita di una giovane donna vissuta nel XIII secolo proprio a Signa e alla quale furono attribuiti diversi miracoli. Una festa istituita nel 1385 e per questo considerata di grande importanza storico-culturale.